10 giorni. Arrivo con il traghetto a Spalato, l’isola di Hvar con le sue architetture veneziane e le splendide spiagge, la città fortificata di Dubrovnik, il Montenegro, poi la Bosnia Herzegovina fino a Mostar, col suo ponte ricostruito. Ritorno in Croazia e, seguendo la costa, ripartenza da Spalato.
06-16 agosto 2007
1° giorno
Imbarco ad Ancona per l’isola di Hvar
2° giorno
Arrivo a Stari grad, caratteristica, pulita con le casette in pietra e tetto a due falde.
Appartamento a Podstine, bello con vista sul mare. Si raggiunge Hvar con una passeggiata a piedi sul lungomare.
Hvar è molto bella, locali alla moda, palazzi veneziani e casette croate, barche lussuose.
3° – 4° giorno
Spiaggia a Sv. Nere, con il mare limpidissimo.
Giriamo per i paesini dell’isola. Vrbatska, sorge su una profonda insenatura, chiesa fortificata particolare.
Jelsa, insenatura e torre antica.
5° giorno
Torniamo sulla terraferma attraverso un ponte alla fine dell’isola a Sucuraj, attraversando per circa 60 km una strada stretta e dissestata.
Dubrovnik
Già dall’alto si preannuncia una città stupenda, con la sua cinta di mura enormi, che percorriamo interamente. Dall’alto bellissima la vista sulle strade lastricate e le casette in pietra. I tetti sono per la maggior parte nuovi, regalo della recente guerra. Ci si dimentica vedendo la città adesso, così viva, pulita, ordinata, quel che è successo. Un museo con molte e impressionanti fotografie ce lo ricorda.
6° giorno
Mlini
Dormiamo in un appartamento molto carino a Mlini, paese caratteristico, coi suoi canaletti e ponticelli e l’enorme platano nella piazza.
Cavtat
Paese che sorge su una penisola, molto bello, con un centro antico. Passeggiata sul lungomare che la costeggia tutta e salita al mausoleo, molto particolare, capolavoro dello scultore croato Ivan Mestrovic.
I giardini delle piccole case sono circondati da alte mura, forse a protezione del vento in inverno.
Alla sera zuppa di pesce alla buzara, ottima!
7° giorno
Montenegro
Passiamo il confine e andiamo in Montenegro. Crne gora, in effetti appena al di là sembra tutto più scuro, la pietra e quindi il mare, tutto meno curato e pulito.
Pestar, bel paese.
Kotor. Molto bella, cinta muraria che arriva fin sulla collina. Chiese ortodosse.
Il ritorno in Croazia è lento, mezz’ora di attesa alla dogana.
8° giorno
Bosnia Herzegovina.
Altra frontiera e fila di attesa. Anche stavolta appena al di là il paesaggio cambia, ci accoglie subito un minareto.
Pocitelj
Molto bello, moschea, castello e tipiche case ottomane. Scopriamo che anche qua è passata la guerra e il paese è stato in gran parte ricostruito.
A pranzo cevapcici, le tipiche salsicce, pepatissimi.
Mostar
Dormiamo in un posto bellissimo, il Muslibegovic house Osman Dikica 41,
http://muslibegovichouse.com/.
E’ una casa ottomana adibita a museo e per qualche camera, con arredi autentici, ad albergo. Dentro si cammina scalzi, è tutto in legno rivestito di tappeti. Bevanda di benvenuto alla rosa e alla menta.
Mostar è stupenda, in pochi kilometri dalla Croazia si arriva in un altro mondo, arabo, ottomano, ortodosso. E’ purtroppo troppo splendente, quasi tutta ricostruita. Le foto del ’93 – ’94 sono terribili.
La Neretva scorre pulita sotto al famoso ponte, da cui si tuffano alcuni coraggiosi.
La città è piena di gente, di locali, mangiamo bene, allo Stari Mlin, su consiglio del proprietario dell’albergo.
9° giorno
Al mattino colazione sotto i kiwi.
Ancora qualche segno della guerra.
Veloce passaggio a Medjugorie, più tranquilla di come me l’aspettavo.
Medjugorie
Ritorno in Croazia a Omis, sulla costa tra Makarska e Spalato. Questa riviera è per me troppo turistica, affollata. I ristoranti sono commerciali, le spiagge tutte di sabbia, manca la poesia e la pace di altre zone della Croazia.
10°- 11° giorno
Spalato
Breve giro della città, con i resti dello splendido palazzo di Diocleziano, e imbarco.
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