bassa normandia e bretagna

luglio 2023

Dodici giorni tra le meraviglie della Normandia e di una parte della Bretagna: le falesie, le cittadine sul mare, le spiagge del D-day, la costa di granito rosa inondate dalla magica luce dell’estate del Nord.

1° giorno

Partiamo al pomeriggio e andiamo in treno a Parigi. Arrivo alla Gare de Lyon dove dormiremo accanto alla stazione.

2° giorno

Affittiamo l’auto alla Gare de Lyon. Partenza verso la Normandia! Il navigatore ci fa passare per il centro e ci regala un bellissimo mini tour di Parigi.

Dopo circa 1 ora arriviamo a Giverny per la prima tappa alla casa museo del pittore Claude Monet.

https://fondation-monet.com/en/

La casa di Claude Monet
la casa del pittore Claude Monet
interno della casa di Claude Monet

Bellissima villa dove visse il pittore Claude Monet dal 1883 fino alla sua morte nel 1926. Stanze colorate nei colori pastello, quasi monocolore. Le pareti ospitano le copie della sua vastissima collezione di stampe giapponesi. Intorno il giardino colmo di fiori, i laghetti con i ponticelli giapponesi e le ninfee immortalate nella serie di quadri Nymphéas.

Prossima tappa Rouen, importante città della Normandia. Centro storico con le case a graticcio rimasto miracolosamente intatto durante la seconda guerra mondiale.
Cattedrale gotica, la pietra lavorata sembra un merletto.
La cattedrale di Rouen

Nella place du Vieux Marchè Giovanna d’Arco fu bruciata viva il 30 maggio 1431. Ora sorge, circondata dalle antiche case a graticcio, una chiesa costruita negli anni ’70. Struttura particolare che ingloba una parte del mercato coperto, il monumento a Giovanna d’Arco e all’interno ospita i vetri dell’antica cattedrale che sorgeva sulla piazza.

La place du Vieux Marchè

Andiamo verso la costa nel b&b che ci ospiterà 2 notti. Molto bello.

http://www.leclosdalbatre.com/

La signora gentilissima ci dà consiglio per la cena. Andiamo a Yport, delizioso paese che dà su una spiaggia circondata da falesie. Cena a Le Nautique.

la spiaggia di Yport

2° giorno

Al b&b ci consigliano un percorso da fare a piedi per arrivare ad Etretat. Seguiamo il consiglio e facciamo una splendida passeggiata con partenza da Le Tilleul. Falesie altissime e bianche.

La falesia d’Aval

Arrivo ad Etretat, mangiamo sulla spiaggia. C’è la bassa marea e la spiaggia è piena di conchiglie e anemoni.

Saliamo fino alla falesia d’Amont con la chiesetta. Da ogni punto la vista è stupenda.

Jardin d’Etretat. Visitiamo questo giardino che unisce arte topiaria e sculture moderne. Molto belli i faccioni in resina e alluminio di Samuel Salcedo.

https://etretatgarden.fr/

Le Jardin d’Etretat, l’arte topiaria.
Le Jardin d’Etretat, le sculture di Salcedo Drops of rain.

Torniamo con l’autobus alla chiesa di Le Tilleul.

Cena in un paesino minuscolo Vattetot sur mer, in un ristorante delizioso, Le Puits fleuri.

3° giorno

Partenza con tappa a Le Havre, città inscritta nel patrimonio dell’Unesco per il suo centro storico, distrutto durante la seconda guerra mondiale e ricostruito da auguste Perret, maestro del cemento armato.

Bellissima la chiesa- memoriale di Saint Joseph, capolavoro brutalista di Perret, con l’altissimo campanile lanterna, alleggerita dalle splendide vetrate colorate di Marguerite Hurè .

La chiesa di Saint Joseph, interno

Avrei voluto visitare anche l’appartamento mantenuto con gli arredi originali di Perret ma bisognava prenotare la visita…
https://www.lehavre.fr/annuaire/appartement-temoin-perret
La città vanta un’altra opera di architettura contemporanea, Le Volcan di Oscar Niemeyer. Sono due edifici a forma di vulcano, il più grande ospita un teatro, non visitabile, nel secondo una bellissima biblioteca. Il cemento dipinto di grigio scuro sembra lava.

Le Volcan
La biblioteca a Le Volcan, Le Havre

Partiamo per Honfleur. Vediamo subito le Vieux – Bassin, con le case alte e strette che si riflettono sullo specchio d’acqua del porto.

Le Vieux Bassin ad Honfleur

Facciamo una bella passeggiata seguendo le indicazioni per il percorso medievale. Ci sono bellissimi edifici interamente in legno, come la Chiesa di Sainte Catherine e il Clocher. Galleria d’arte meravigliosa, la Galerie Chaye, con i quadri di Isabel Bard. https://www.galeriechaye.com/

Le Clocher di Honfleur
Chiesa di Sainte Catherine ad Honfleur

Proseguiamo per Bayeux. Cattedrale bellissima.

Cattedrale di Bayeux

Andiamo per il Museo dell’arazzo di Bayeux. E’ un po’ caro, 12 Euro, ma ne vale la pena. Il tema del museo è l’arazzo dell’XI sec che si può ammirare in tutti i suoi 70 m di lunghezza. Meraviglioso, sembra un film medievale che racconta la storia della conquista dell’Inghilterra nel 1066 da parte di Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia, prima di salire al trono d’Inghilterra dopo la battaglia di Hastings.

Dormiamo a in un bel b&b in pietra nella campagna vicino a Port en Bessin dove andiamo a cena. Posto carino ma ristoranti un po’ turistici.

4° giorno

Baguette, marmellata fatta in casa e croissant: la colazione tipica che troveremo in tutta la vacanza.

Cominciamo il tour del D-day con Arromanches. Molto bello il museo, vale la pena visitarlo per capire l’incredibile lavoro che era stato fatto sulla baia per trasformarla in porto galleggiante per l’approvviggionamento delle truppe degli alleati. Storie incredibili e toccanti dei giovani soldati americani mandati a morire, dei francesi occupati che hanno cercato di sabotare i tedeschi.

Cimitero degli Americani a Coleville sur mer. Impressionante ed enorme. Anche molto bello, pur nel dolore che porta con sè un posto così, con le croci di marmo bianco sul prato verdissimo.

Cimitero americano a Colleville sur mer

Omaha beach, sempre a Colleville sur mer. Andiamo subito nella parte di spiaggia riserva naturale, dove mangiamo in un posto molto carino.

A Omaha spiaggia enorme e bellissima, bassa marea, sole e sabbia morbida. Monumento a memoria dei caduti “The brave” .

Monumento The brave

Cimetière Militaire Allemand a La Cambe. Anche questo impressionante. Le croci per i tedeschi, tanti giovanissimi, sono in pietra lavica scurissima. tra querce enormi. Giardino della pace con gli aceri che collegano il paese al boschetto nel cimitero.

Cimetière Militaire Allemand a La Cambe

Pointe du Hoc. Passeggiata verso la punta con i bunker tedeschi, subito occupati dagli americani.

Pointe du Hoc

Ritorno al b&b e cena a Port en Bessin.

5° giorno

Mattinata dedicata ancora al D-day. Sainte-Mère Eglise dove sono arrivati i paracadutisti. Appeso alla chiesa c’è il manichino del soldato John Steel che era rimasto impigliato e che era riuscito a scappare dopo la cattura.

La chiesa di Sainte-Mère Eglise

Airborne Museum, bellissimo, sembra di esser davvero dentro ad un aereo da guerra.

Batterie d’Azeville, ci sono le casematte e i bunkers tedeschi.

Utah beach. Anche questa spiaggia è enorme, ci siamo fermati per pranzo.

Abbandoniamo i luoghi storici per il delizioso Gouville sur mer con le sue cabines de bain con i tetti colorati e le dune di sabbia.

Gouville sur mer

B&b molto bello a Dinard https://leclosdenhaut.fr/ con tante informazioni utili.

Passeggiata stupenda per andare a cena, a Dinard, lungo la costa da Plage de l’Ecluse a Plage de St. Enogat.

Plage de Saint Enogat

Cena ottima a La pic à bulot.

6° giorno

Colazione buonissima, Alain ci prepara il pain perdu (french toast).

Saint Malo. Arriviamo lungo la costa, molto bello il paesaggio con le isolette. C’è una bella fortezza a l’Ile de Grand Bé. La città è austera, con i suoi blocchi di case in pietra grigia, circondata da belle mura.

Dinan. Centro medievale molto bello, case a graticcio e in pietra. Molto bello anche il porto che vediamo solo dall’alto, con le casette in pietra.

Per andare a cena a Dinard facciamo un’altra passeggiata che si chiama Au claire de lune, sempre lungo la costa. Bellissime ville, cittadina molto elegante, mi piace molto.

Cena ottima a Le Maréographe, galettes, crepes e sidro in tazza.

7° giorno

Oggi le Mont Saint Michel! Il giorno prima abbiamo comprato sul sito Get your guide il biglietto per l’Abbaye, perchè temevamo code. Ci sarebbe piaciuto fare una visita guidata, non si possono fare passeggiate da soli per il pericolo delle maree, nella baia attorno ma ne avevamo trovata solo una da 7 h, che ci sembravano troppe.

Lasciamo la macchina nel parcheggio (25 E) e andiamo là a piedi, con una bellissima passeggiata. C’è anche un servizio di navette.

Al centro informazioni troviamo una visita guidata in inglese di 3 h (15 E). Ci muniamo anche di infradito, che in alcuni tratti saranno utili, anche se non essenziali.

Nel village c’è tantissima gente, è impressionante, anche se è molto bello, bellissime case a graticcio.

Andiamo all’Abbaye saltando la coda. Questo posto meraviglioso è nato dal sogno dell’Arcivescovo d’Avranches, Aubert, a cui, nel 700, è apparso per 3 notti l’Arcangelo Michele che gli chiedeva di costruire in sua memoria una grande chiesa sul Monte Tombe.

Alle 14 partiamo per la visita della baia con la guida Beltrand. Il paesaggio è stupendo, Mont Saint Michel sembra davvero un sogno. Camminiamo in mezzo ai fiumi con poca acqua, ci fanno saltare sulla sabbia che da solida diventa sabbia mobile e ci fa sprofondare fino alle ginocchia.

Vediamo solo il paesaggio con la bassa marea. Ritorno con la navetta.

Cena al b&b, si sta benissimo.

8° giorno

Alain ci dice che non dobbiamo assolutamente perderci Cap Frehel e ha ragione.

C’è la brughiera, bellissima, erica e ginestre e il faro.

Il faro di Cap Frehel

Andiamo anche a Fort La Latte a vedere il castello, una fortezza tra gli scogli.

Fort La Latte

Andiamo verso Plougrescant, le strade sono strette e gli spostamenti risultano un po’ lunghi.

Il posto è molto suggestivo, uno dei più famosi delle Cotes d’Armor, una casa, Castel Meur, tra due grandi blocchi di granito.

Ci spostiamo in un appartamento, in una cascina in pietra, dove staremo 3 notti, a Rospez.

9° giorno

Andiamo a l‘Ile de Brehat imbarcandoci a Arcouest. Sull’isola affittiamo le bici, io elettrica. Girare l’isola in bici è bellissimo, ma le strade sono strette e ci sono tanti pedoni.

Case stupende, prati, ortensie, agapanthus meravigliosi, rocce di granito rosa, felci, sole.

Crepe deliziosa alla Creperie aù jardin vicino al faro. Ritorno in traghetto.

Ci fermiamo all’Abbazia romanica di Beauport, senza tetto. E’ molto suggestiva, giardini con ortensie, frutteti e uno shop stupendo.

Cena a Treguier, un bellissimo paese con le case a graticcio. E’ sempre tutto perfettamente curato, le case, i negozi, i ristoranti.

10° giorno

Andiamo a Ploumanach per una passeggiata sulla costa di granito rosa. Parcheggio a Perras Guirec a Le Semaphore e Sentiero dei doganieri. Paesaggio splendido.

Per tornare al parcheggio troviamo un autobus.

Torniamo a Treguier dove abbiamo prenotato la cena alla Creperie des Halles.

Prima giro nella chiesa gotica, ci fa da guida una ragazzina. Chiostro molto bello.

Negozi particolari e speciali, librerie con sale da thè, acquarelli sulla Bretagna di Yann Lesacher, gioielli in macramè, Maison Renan.

La creperie è ottima! Sidro, gallettes e crepes.

11° giorno

Purtoppo abbiamo aspettato l’ultimo giorno per assaggiare il dolce tipico bretone, il kouign-amman, burrosissimo e delizioso.

Si parte per Parigi con una tappa a Chartres. La famosa cattedrale gotica è bellissima, con le sue vetrate incredibili. Molto suggestivo percorrere il labirinto intarsiato sul pavimento in pietra, percorso devozionale o di riflessione personale.

All’ingresso di Parigi tanto traffico. Dormiamo in un hotel vicino alla Gare de Lyon, dove riconsegniamo la macchina.

Vorremmo andare a vedere la Tour Eiffel ma i lavori sulla metro ci bloccano. Passiamo comunque una bellissima serata cenando su una péniche, le chiatte attraccate sulla Senna.

12° giorno

Ultimo giorno. Dedichiamo le ultime energie prima di prendere il treno ad una visita alla Sainte Chapelle. La biglietteria non funziona e riusciamo solo a comprare un ticket on line assieme alla Conciergerie, da fuori splendida, ma dentro ci delude, restano solo le carceri del periodo del terrore. Non delude invece la Sainte Chapelle, sembra magica.

Parigi si sta preparando alle Olimpiadi del 2024 ed è tutta un cantiere.

Si ritorna a casa in treno, molto comodo e rilassante.