alto adige: la val d’ega in estate

agosto 2022

Alto Adige: sei giorni in Val d’Ega, tranquillità, passeggiate, prati verdissimi e alte vette raggiungibili in seggiovia.

1° giorno

Per raggiungere la nostra meta passiamo da Trento e ci fermiamo per visitare il MUSE, il Museo delle scienze progettato da Renzo Piano. Pranzo nel quartiere l’Albera, a firma anche questo di Renzo Piano. Si respira un’aria nord europea, bell’architettura e tanti locali. Purtroppo non avevamo prenotato il museo e non c’è posto, quindi facciamo un giro solo negli spazi esterni. Bella la zona degli orti.

il quartiere Albera di Renzo Piano
Il quartiere Albera di Renzo Piano
Palazzo delle Albere
Il MUSE
Il Palazzo delle Albere dagli orti

Arriviamo nella nostra valle, la Val d’Ega, dove staremo per tutta la vacanza nel bel b&b Villa Gottfried. https://www.villagottfried.it/villa-gottfried-vacanze-val-d-ega-p48.html

Siamo nel paesino di Ega, tranquillissimo e comodo a moltissime escursioni e alla città di Bolzano. Sembra un paese austriaco e la lingua principale è il tedesco. A cena andiamo nella pizzeria del paese e ci sono molti ragazzi in abito tradizionale.

Il Latemar dal paesino di Ega
Il campanile di San Nicolò ad Ega

2° giorno

Colazione buonissima, Martin e Edith preparano tante cose fresche e ci danno tanti consigli sulle passeggiate e le attività da fare. Ci sono anche delle guide gratuite comodissime con percorsi dettagliati.

Andiamo, a neanche 10 minuti, ad Obereggen e prendiamo la funivia per Oberholz. All’arrivo molto bello il ristorante in legno e vetro. Facciamo la passeggiata del Latemarium fino a Passo feudo. Da lì scendiamo a piedi ad Obereggen con il sentiero delle Malghe. Passeggiata di 11 km, vista meravigliosa sul Latemar.

Rifugio Oberholz 2096 m
Latemar

Relax nel giardinetto. Arriva una nocciolaia che rompe col becco i pinoli.

Cena preparata da Martin, Knodel sulla bella terrazzina di legno.

3° giorno

Andiamo al Lago di Carezza arrivando con una passeggiata nel bosco. Lasciamo la macchina nel parcheggio del Bewallerhof. Bellissimo sentiero nei boschi di Abete bianco e rosso. Il lago di Carezza è uno dei più visitati, i turisti sono molti perchè c’è un parcheggio vicino al lago anche per le corriere. E’ bellissimo, anche se la terribile siccità di quest’anno ne ha abbassato molto il livello e nei boschi circostanti sono ancora visibili le cicatrici che ha lasciato la tempesta Vaia del 2018.

“Die Fichte sticht, Die Tanne nicht” gli aghi dell’Abete rosso pungono, quelli dell’Abete bianco no.
Il lago di Carezza- Karersee

Al pomeriggio, dopo i 12 km della passeggiata del mattino, andiamo a Bolzano. Riusciamo ad entrare al Museo di Otzi, il Museo archeologico di Bolzano, anche se non abbiamo prenotato. Il museo è interamente sul ritrovamento della mummia di un uomo dell’Età del Rame, si può anche vederla dalla finestrina della camera in cui è conservata in condizioni ottimali. Suggestivo.

Bolzano è una bella città, è impressionante però il caldo, abituati alla temperatura perfetta di Ega. Ceniamo in una bella stube, Loewengrube.

4° giorno

Oggi facciamo un’escursione guidata, ci infiliamo prenotando alla mattina stessa e troviamo ancora 2 posti, al Geoparc Bletterbach. Camminata molto bella lungo il canyon formato dal letto di un fiume. La guida ci illustra la storia geologica delle Dolomiti. Discesa e salita abbastanza ripide, lungo dei gradini.

Letto del Bletterbach
Impronta di dinosauro

Al ritorno facciamo una deviazione verso la bella abbazia barocca di Pietralba, detta il “Duomo delle Dolomiti”.

Santuario della Madonna di Pietralba

5° giorno

Oggi andiamo a percorrere il Sentiero del Masarè sul Catinaccio – Rosengarten. Prendiamo la seggiovia a Paolina, sopra Carezza. Arriviamo al Rifugio Paolina e poi verso la scultura dell’aquila di Christomannos e fino al Rifugio Fronza alle Coronelle – Hutte Kollner 2337 m. Vista meravigliosa sul Catinaccio e sul Latemar e piatti di dolci enormi. Tipica la torta di grano saraceno con la marmellata di ribes rossi, lo strudel e il Kaiserschmarren, una frittata dolce.

L’Aquila in bronzo dello scultore Christomannos
Rifugio Fronza alle Coronelle

Giro ad anello di 8 km, bellissimo

Cena molto buona ad Ega, all’albergo Marica.

6° giorno

Oggi andiamo a Nova Ponente a visitare le chiesette romaniche. Carina quella del centro. Facciamo una passeggiata di 5-6 km in mezzo al bosco alla ricerca della chiesa di Sant’Agata. E’ molto bella, facciata affrescata, non riusciamo a visitarla dentro ma si vede dalle finestre in facciata.

Chiesa parrocchiale di Nova Ponente
Antico Maso
Chiesa di Sant’Agata
Chiesa di Sant’Agata, affresco in facciata

Andiamo in macchina alla chiesetta di Sant’Elena, ancora più bella. E’ su una collina di fronte alle montagne. E’ aperta, bellissimi gli affreschi all’interno. A fianco, quasi attaccato, c’è un maso dove si può mangiare. Pranziamo attorno all’abside. Uova in padella con patate e speck e per dolce una frittellona, la kniekuchle, con la marmellata di ribes rosso.

Chiesa di Sant’Elena, Nova Ponente, interno

Chiesa di Sant’Elena, Nova Ponente, interno

Al pomeriggio andiamo a Nova Levante per il mercatino agricolo. In realtà è un po’ deludente perché è molto piccolo. Bello l’intervento della nuova chiesa in centro accanto al campanile antico.

Andiamo all’Osservatorio a Cornedo, anche se sappiamo già che sarà chiuso. E’ in un bel posto, ci sono anche delle passeggiate a tema.

Osservatorio di Cornedo

Alla sera ci sarebbe dovuta essere la festa ad Ega ma piove forte ed è annullata.

7° giorno

Ritorno a casa. Ci aspetta una lunga coda fino al Lago di Garda. Ne approfittiamo per uscire a Rovereto e visitare la Casa d’arte futurista Depero, un Museo fondato nel 1957 dallo stesso Depero che ospita esclusivamente sue opere. A Rovereto c’è anche il bellissimo museo MART che avevamo già visitato.

Casa d’arte futurista Depero