abruzzo: monti, castelli, eremi e trabocchi

luglio 2020

Viaggio di 9 giorni in Abruzzo, passando per le città dai mattoni color sabbia e i verdi paesaggi delle Marche. In Abruzzo i monti aspri e bellissimi del Gran Sasso, i borghi e i castelli medievali, gli eremi abbarbicati sui monti, il mare trasparente e le meravigliose costruzioni lignee dei trabocchi.

1° giorno

Partenza per Urbino. Ero già stata altre volte ma la vista dei torricini del Palazzo Ducale è sempre entusiasmante. Questa città piccola e raffinata racchiude tanti tesori. Non andate, come noi…, di lunedì se volete visitare il Palazzo dei Duchi, perchè ne vale davvero la pena. Urbino è abitata per lo più da studenti, gli abitanti effettivi sono circa 500, la sede principale dell’Università è stata progettata da Giancarlo De Carlo negli anni ’60.
A pranzo la tipica crescia sfogliata e la piadina, buona come quella della vicina Romagna.
Chiesa di San Giovanni. Bellissimi gli affreschi medievali.
Fortezza di Albornoz, parco da cui si ha la splendida vista su Urbino. Non accontentatevi però di questa ma riprendete la strada principale percorrendola fino ad un belvedere, da lì il primo piano sul Palazzo Ducale sarà ancora più stupefacente.
Andiamo a Senigallia dove dormiremo, nelle vicine colline al b&b Nonna Bon Bon.
Giro sul lungomare e cena sulla piccola terrazza del Bagno 77, vista sul mare vicinissimo e gradoni terrazzati con flora mediterranea.
A Senigallia c’è la Rotonda sul mare, proprio quella del “nostro disco che suona..”, bellissimo edificio razionalista dell’ing. Cardelli del 1933, recentemente restaurato.
Centro bello e vivace, la Rocca, il Foro Annonario. Peccato non vedere la biblioteca, al primo piano dell’edificio del Foro, restaurata dall’arch. Carmassi.

2° giorno

Risveglio con il mare in lontananza e sul tavolo della colazione 14 torte diverse tutte fatte in casa.
Vediamo dalla strada la freccia per Loreto e facciamo una deviazione che vale assolutamente la pena.
E’ davvero bella, mattoni chiari, la piazza con la fontana e l’imponente Santuario mariano che contiene una chiesetta con a sua volta all’interno, secondo la tradizione, la casa di Maria trasportata da Nazareth. La Chiesa è stata fortificata in epoca rinascimentale.
Ripartiamo per l’Abruzzo e arriviamo nel nostro primo appartamento, davvero molto carino, “La casa su” a Santo Stefano di Sessanio. https://www.lacasasuledimoredelborgo.com/it-it
Il paesaggio è bellissimo, montagne aspre con rocce bianche che spuntano dal verde, e stupendo è il paesino medievale di Santo Stefano uno de ” I borghi più belli d’Italia”. Purtroppo il terremoto del 2009  non lo ha risparmiato e lo stanno ristrutturando.
Mangiamo molto bene in un ristorantino in cui andiamo a piedi “La locanda sul lago”

3° giorno

Colazione in appartamento, lasciano una cesta con tutto il necessario, torte fatte in casa, yogurth e marmellate artigianali.
Andiamo in macchina verso Campo Imperatore. Paesaggio meraviglioso.
Sulle tracce dei luoghi di “Continuavano a chiamarlo Trinità”, troviamo il punto esatto in cui sono stati cotti i fagioli!
A pranzo ci fermiamo alla macelleria Mucciante dove si può comprare la carne e poi cuocerla in grandi griglie a disposizione. Tipici gli arrosticini di agnello.
Seguiamo le indicazioni per Campo Imperatore e andiamo a piedi fino al Rifugio Duca degli Abruzzi. Vista meravigliosa sul Gran Sasso, famiglia di camosci.
Al ritorno cavalli e mucche libere.
Torniamo a cena alla Locanda del lago.
4° giorno
Partiamo a piedi per andare a Rocca Calascio.
La salita è abbastanza impegnativa, soprattutto perchè è estate e non ci sono alberi. Il paesaggio però ripaga la fatica e l’arrivo al castello e alla vicina chiesa rinascimentale di Santa Maria della Pietà sono una vista meravigliosa.
Santo Stefano di Sessanio nel 2020

Santo Stefano di Sessanio nel 2020

 

Il castello è anche la location di molti film, tra cui, forse il più famoso, “Ladyhawke” (con l’aggiunta di una finta merlatura), “Il nome della rosa” nel 1986, “Il viaggio della sposa” di Sergio Rubini, “L’orizzonte degli eventi”, e “The American”, con George Clooney.
Proprio vicino alla rocca il bel paesino di Rocca Calascio, in cui ci sono qualche negozietto e ristorante.
Campi pieni di cardi fioriti. Torniamo al paesino di Santo Stefano. Qua c’è un famoso albergo diffuso Sextantio, dove si può dormire, mangiare e acquistare qualche prodotto. Arredi fedeli alla tradizione locale, atmosfera minimalista e chic.
Peccato che a cena non ci sia posto in un locale che mi ispira molto, L’elisir del poeta.

5° giorno

Direzione L’Aquila. Prima facciamo una deviazione a Fossa, dove visitiamo una bella necropoli. Tombe a tumulo e piccoli menhir del popolo dei Vestini.
Nei dintorni ci sono anche le grotte di Stiffe, ma avremmo dovuto prenotare.
Pranzo a L’Aquila in un ristorante a tema motori, il  Roll bar- slow food for fast drivers.
L’Aquila. Forte Spagnolo e lì vicino l’Auditorium di Renzo Piano in legno colorato.
Lì vicino il centro, purtroppo ancora in ricostruzione, tantissimi edifici puntellati.
Prendiamo la macchina e andiamo alla splendida Basilica di Collemaggio, chiesa medievale perfettamente restaurata dopo i disastri del terremoto.
In questa zona le facciate delle chiese sono tutte rettangolari. In questa chiesa Pietro da Morrone fu incoronato papa con il nome di Celestino V il 29 agosto 1294. Prima di fare “il gran rifiuto”.
Riprendiamo l’auto per vedere la bellissima Fontana delle 99 cannelle, risalente anch’essa alla seconda metà del ‘200.

6° giorno

Torniamo a Fossa per vedere il bellissimo ciclo di affreschi medievali nella chiesa di Santa Maria ad criptas.
Andiamo verso l‘Eremo di San Bartolomeo in Legio passando dal paese di Roccamorice e parcheggiando nella località Macchie di Coco. Sono circa 40 minuti di passeggiata, meglio con le scarpe da trekking.
Bel percorso tra felci e ginestre. L’area e l’eremo, utilizzato da Pietro da Morrone, sono davvero suggestivi. Chissà cosa mangiavano e come si scaldavano gli eremiti d’inverno quassù.
Lasciamo i bellissimi paesaggi montuosi per avvicinarci al mare. La nostra prossima sosta è Lanciano, in un appartamento molto bello proprio in centro, il Civico46.
Lanciano è una cittadina molto carina, cena ottima a La corona di ferro.

7° giorno

Oggi mare. Andiamo alla riserva di Punta Penna. Parcheggiamo non vicinissimo, ma dove c’è tanto posto, al faro. Belle dune naturali, mangiamo sotto un capanno di legno.
Mare limpido, anche se oggi è un po’ mosso.
Andiamo anche alla riserva di Punta Aderci, non riprendiamo la macchina ma seguiamo la passerella di legno. Molto bella la Spiaggia dei Libertini. Saliamo al promontorio dove c’è la vista su un tratto di mare con un trabocco, il mio primo trabocco.
Sono delle meravigliose strutture in legno, per cui questa costa è famosa,
“una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e travi, simile a un ragno” come lo descrive Gabriele d’Annunzio ne Il Trionfo della Morte.
8° giorno
Castello di Roccascalegna. Carino il paesino, la salita al castello è meno ripida di come sembra da sotto. Visita guidata, il castello è piccolo. La vista più bella si ha da sotto, da un punto panoramico da cui si arriva in auto. La rocca è uno dei set del film “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone.

Roccascalegna

Ritorno a Lanciano e giro per i suoi vicoli, qua detti vichi. Lanciano è famosa soprattutto per il Miracolo eucaristico, il Santuario è proprio vicino al nostro appartamento. ll miracolo  sarebbe accaduto nella prima metà dell’VIII secolo: mentre un sacerdote stava celebrando la messa, al momento della consacrazione l’ostia e il vino si sarebbero trasformati in carne e sangue.

Santuario del miracolo eucaristico

Lanciano è anche la patria del bocconotto, un dolcetto ripieno di cioccolato e mandorle. Lo cerchiamo ma anche quelle del paese sono pallide imitazioni, l’autentico delizioso bocconotto si acquista nelle bocconotterie del vicino Castelfrentano.

9° giorno

Oggi mare, andiamo a Marina di San Vito Chietino, dove abbiamo prenotato l’aperitivo in un trabocco. La marina però non ci soddisfa tanto. Troviamo invece un posto meraviglioso, la spiaggia del Turchino (c’è una freccia disegnata a mano lungo la via principale, non è molto semplice parcheggiare perchè l’auto si deve lasciare lungo la strada) con vista sul trabocco del Turchino. Mare limpido e tanti pesci, perfetto per lo snorkeling.
Torniamo a Marina di San Vito al Trabocco Vento di Scirocco. E’ stupendo vedere il tramonto dal trabocco e l’aperitivo è buonissimo. Vino rosè e pesce fresco.
Arrivederci Abruzzo, domani ci aspetta un lungo viaggio di ritorno.