Viaggio organizzato in Marocco, fatto con i fuoristrada 4×4, che ci hanno permesso di raggiungere alcuni luoghi al di fuori delle piste turistiche più battute. Qualche giorno a Marrakech, poi Valle del Draa, tra gli ksour e i palmeti, e il Sahara alle Dune di Merzouga.
febbraio 2006
1° giorno
Arrivo a Marrakech. Andiamo subito nella famosa piazza Jeema el Fna, ci sono tantissime persone, pochi turisti. Cantastorie e incantatori di serpenti, scimmiette e pugili. Suggestivo, ma tutti chiedono soldi.
Alla sera andiamo in un bel locale, il Comptoir Darna.
http://www.comptoirmarrakech.com/
2° giorno
Partenza con la jeep. Saliamo sull’Alto Atlante sul passo Tizi n-Tchka (2260 m), molto freddo e nebbia.
Dopo il passo c’è il sole e il paesaggio è meraviglioso. Paesi in terra cruda.
Percorso fuori strada per raggiungere la kasbah di Telouet.
In questo viaggio vedremo molti ksour e kesbah, tutti in pisè, terra cruda battuta. La kasbah (plu. kesbah) è un’antica dimora signorile dove abitavano gli amministratori locali.
Lo ksar (plu. ksour) è un villaggio fortificato, circondato da mura con una sola apertura, che conteneva abitazioni, granai e kesbah.
C’è poi un’altra tipologia, il tighremt, una specie di castello in terra cruda, con tante stanze intorno ad una o più corti.
Tratto da “Traditional Domestic Architecture of the Arab Region’ di Friedrich Ragette
La kasbah di Telouet è molto bella, soprattutto nei ricchi interni, ma, quando ci sono andata, era in uno stato di degrado.
Ksour di Ait Ben Haddou, meraviglioso, set di numerosi film, tra cui Il gladiatore.
Notte a Ouarzazate.
3° giorno
Kasbah di Taourirt, bellissima.
Popolazione povera, tantissimi bambini.
Il paesaggio cambia continuamente. Deserto di roccia, valle degli ksour e delle kesbah, sono tantissime, valle delle rose.
Attraversiamo le Gole del Todra. Zona un po’ turistica.
Passeggiata nel palmeto, la palmeria, oasi del fiume Draa, il fiume più lungo del Marocco, bellissimo, con i contadini con i lunghi mantelli rossi.
Il sistema dei canali nelle oasi e gli ksour, addossati al palmeto. Tratto da “Ksour. Città di terra” di Carlo Moccia.
Notte a Tinehir.
4° giorno
Visita ai pozzi artesiani. Verso Erfoud visita ad una fabbrica che lavora i fossili.
Passiamo dalla zona berbera a quella araba. Gli abiti cambiano, le donne sono vestite tutte di nero con un solo occhio scoperto.
Arrivo alle dune di Merzouga con una leggera tempesta di sabbia. E’ tutto giallino e non si vede il sole. Al tramonto si abbassa e riusciamo a vedere le dune, meravigliose con il cielo blu.
Mangiamo sempre bene, in particolare questa sera con cucina berbera. Tajine ottimi. Dovremmo dormire nel campo tendato ma con la tempesta ci lasciano stare nell’edificio dove abbiamo cenato. Cielo stellato.
5° giorno
Sveglia alle 6 per vedere l’alba. Finalmente niente vento. Dune meravigliose, arrivi su una cima e subito ce n’è un’altra, all’infinito. Colazione nella tenda berbera con frittelline miste a sabbia…
Rissani, visita ad un mausoleo, niente di particolare. Visita al bellissimo ksour con una guida locale. E’ un intrico di case e viuzze.
Ore di deserto di roccia e sassi. Bimbi che sbucano dal nulla per chiedere acqua. Arrivo a Zagora.
6° giorno
Di nuovo passaggio nella splendida valle del Draa con palmento e tanti ksour.
Ripassiamo dal passo Tiz-n-Tichka che era stato chiuso 2 giorni per neve. Dopo tanta neve e pioggia valli verdissime.
Arrivo a Marrakech.
7° giorno
Marrakech è stupenda, circondate dalle mura in terra cruda.
Palazzo della Bahia. Bellissimo, negli interni ci sono sempre le ceramiche tipiche e i soffitti in legno di cedro.
Palazzo El Badi. Sembra una rovina romana. Tantissime cicogne.
Giardino della Menara.
Tombe saadiane, splendide, così come la Medersa (scuola coranica) di Ben Youssef.
Da soli nel grandissimo suq. Tanti odori, rumori, colori e contrattazioni per tutti gli acquisti.
Alla sera, la nostra ultima, andiamo a mangiare in un Riad. Pastilla di pollo con zucchero e cannella, un po’ troppo dolce per i nostri gusti occidentali.
Consigli vari…
Planimetrie, sezioni e piante in “Ksour” Città di terra di Carlo Moccia.
Un libro sul sogno di realizzare un giardino in Marocco.
“L’uomo che sapeva troppo” di Hitchcock, con molte scene a Marrakech
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