Giro nel dipartimento Rodano Alpi tra Savoia, Isère e Ain. La zona delle noci intorno a Grenoble, la caratteristica Annecy, le fattorie con i camini saraceni dell’Ain, il monastero gotico fiammeggiante di Brou a Bourg en Bresse.
1° giorno
Pranzo a Grenoble. A parte la deliziosa tarte Tatin, la famosa torta di mele rovesciata, e bei negozi, tra cui alcune sale da thè, la città non mi entusiasma molto.
E’ molto bella la campagna circostante la cui coltivazione principale è il noce. Nelle fattorie vendono direttamente le noci, buonissime, e in una ci mostrano che in tutte ci sono gli essiccatoi, i sechoirs, i più moderni e rapidi ad aria calda, quelli tradizionali a ballatoio con gelosie in legno. La sera dormiamo in una bella chambre d’hotes che ne ha ancora uno.
Le sechoir de Creneuf, Notre Dame de l’Osier,
http://www.sechoirdecreneuf.com/
Saint Antoine l’Abbaye, uno de ‘Les plus beaux villages de France’. Mostra sui profumi officinali antichi e bell’ hortus conclusus. Splendida l’abbazia gotica dedicata, e che ne conserva le reliquie, a Sant’Antonio Abate, il santo protettore degli animali, che viene spesso raffigurato con un maiale, non tanto per la compagnia ma perché dal suo grasso gli antoniani ricavavano un unguento per curare una malattia, il fuoco appunto di Sant’Antonio. Bellissima la Gran corte dell’Abbazia, che forma una piazzetta in mezzo al paese.
Alla sera lunga ricerca di un ristorante perchè la zona non è molto turistica in questa stagione.
2° giorno
Per chi è appassionato di architetture in terra cruda, come me…, troverà interessante la zona, piena di fienili realizzati con la tecnica del pisè, dove la terra cruda viene pigiata entro casseri e fatta essiccare al sole.
Chambery. Bello il castello e varie chiese, tra cui quella che ha ospitato la Sindone. Fontana degli elefanti.
Annecy. Dormiamo in un albergo vicino al lago. La città è bellissima, piccola e romantica, attraversata dal fiume Thiou. Su una minuscola isoletta in mezzo al fiume il Palais de l’Isle, sede delle antiche prigioni, e onnipresente in tutte le foto di Annecy.
Ne rimandiamo la visita a domani perché alle 17, massimo 18, in questa stagione è tutto chiuso.
Cena in ristorante tipico molto carino, l’Alpine, ma le specialità savoiarde, quasi tutte a base di formaggio, non fanno per me…
3° giorno
Palais de l’Isle.
Andiamo a vedere la chiesa della Visitazione, dei primi del novecento, posta un po’ fuori, in alto.
Entriamo nell’Ain.
Saint Trivier de Courtes. Paese molto carino, con le tipiche case a graticcio.
Musée de la foret, purtroppo chiuso, bellissimo, una casa rurale con una caratteristica che ritroveremo in molte fattorie: il camino saraceno. E’ un focolare all’interno della casa non circondato da mura come un normale camino, ma che viene aspirato direttamente dalla canna fumaria al piano primo, che termina in un enorme comignolo.
Ci appassioniamo e seguendo una cartina facciamo il tour dei camini saraceni sparsi per la campagna.
Una di queste fattorie fa anche da b&b, http://www.montalibord.com/ ma abbiamo già prenotato per la notte… Le costruzioni sono bellissime, a graticcio, i comignoli sono tutti diversi tra loro. Anche qui terra cruda, ma con la tecnica del torchis, un graticcio di legno rivestito di terra.
Andiamo verso Bourg en Bresse. Qui è il regno del pollo che gira libero e bianchissimo sulle colline verdi.
Fatichiamo a trovare un albergo perché c’è nei dintorni un festival anni ’50 e ci sono tante macchine d’epoca e persone in costume. A Bourg, che non ci entusiasma particolarmente, mangiamo il famoso poulet, sodo e muscoloso.
4° giorno
Monastero di Brou. Vale la visita a Bourg en Bresse. Chiesa gotica flamboyant, la pietra, e anche il legno all’interno, sembrano ricamati.
Dopo pranzo visita alla farmacia antica del monastero, l’apothicarerie, che è stata da poco perfettamente restaurata.
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